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Centro Regionale di Ricerca e Documentazione

E’ stato attivato il nuovo sito del Centro Regionale di Ricerca e Documentazione sulle Disabilità (CRD) della Regione Marche.

Da oggi in poi gli Enti Locali che dovranno inserire i rendiconti della L.R.18/96 per ottenere i finanziamenti a favore delle persone con disabilità possono entrare nel server andando nella sezione “Legge Regionale 18/96 – Gestione Operativa”.

E’ attivo a partire da oggi lunedì 7 novembre il nuovo sito del Centro Regionale di Ricerca e Documentazione sulle Disabilità (CRD) – www.crd.marche.it  - dove sarà possibile mantenersi aggiornati su tutte le attività del team di lavoro che si sta occupando della tematica della disabilità a livello regionale in collaborazione con il Coordinamento delle Politiche Sociali e Politiche per l’Inclusione Sociale della Regione Marche.

Si è cercato di fornire un nuovo strumento web di semplice e snella lettura che sia in grado di porsi come un punto di riferimento per le politiche riguardanti la disabilità a livello regionale, fornendo un supporto a tutti coloro che si occupano di questo settore.

Sarà possibile consultare tutto ciò che riguarda i finanziamenti degli interventi a favore delle persone con disabilità ai sensi della L.R. 18/96 ossia la gestione operativa (la normativa e gli atti di programmazione per l’attuazione) oltre che un ricco archivio di dati ricavati dal flusso informativo arricchiti da rielaborazioni utili sia come dovuta restituzione agli Enti che per una programmazione delle politiche per la disabilità nel territorio regionale. Con questo nuovo strumento, si dà l’opportunità, inoltre, agli Enti Locali di connettersi direttamente al server per l’inserimento dei rendiconti degli interventi ai sensi della L.R.18/96 a favore delle persone con disabilità.

Un’altra area molto importante è quella dei Supporti e delle Metodologie per la disabilità che accorpa una serie di attività svolte dal CRD tra cui due particolarmente interessanti soprattutto per il mondo della scuola. Si tratta del Progetto “Computer e disabilità” ossia la realizzazione di un software didattico multiscopo per l’insegnamento individualizzato per le persone con disabilità e il Laboratorio on line per insegnanti ed educatori della Regione Marche con cui, attraverso un archivio di materiali, recensioni e links oltre che una sezione interattiva nella quale viene data consulenza da parte di esperti, si vuole fornire un supporto alle scuole e ai servizi socio-educativi operanti nel territorio regionale per meglio affrontare il lavoro quotidiano con allievi e utenti disabili e con disturbi di apprendimento. Altri approfondimenti interessanti quelli forniti dalla sezione del Centro di Documentazione on line dove è possibile trovare indicazioni utili sulle Attività dei Centri Territoriali di Integrazione scolastica (CTI) e dei Centri Territoriali di Supporto per le nuove tecnologie (CTS).

Per quello che concerne invece l’attività di ricerca sarà possibile trovare informazioni nella sezione Progetti sperimentali e attività formative.

 

NB. L'indirizzo del sito Centro Regionale di Ricerca e Documentazione è stato inserito tra i "Link Utili" di questo Aniep Web.

 

 

Una sentenza - pilota rivolta a tutti i disabili

È certamente con piacere che leggiamo in «Repubblica.it» l'articolo di Carlo Chianura, ove si parla di «sentenza storica per i disabili», in riferimento a quanto deciso nei giorni scorsi dal Giudice Civile del Tribunale di Roma Federico Salvati, che ha ordinato a Roma Capitale e alla società per il trasporto urbano ATAC di costruire nelle stazioni della metropolitana che ne siano sprovviste ascensori in grado di far salire e scendere tutte le persone con problemi di mobilità».

«Tutto nasce dalla testardaggine dell'avvocato Alfonso Amoroso - si scrive nell'articolo di "Repubblica.it" - che non incidentalmente è anche il padre di Arianna, quindici anni, costretta da un grave handicap a non poter camminare. Insieme alla madre di Arianna, Anna Cardona, Amoroso decide che non vuole più sottostare a una discriminazione che colpisce in tutta Italia (salvo lodevoli eccezioni) chiunque in carrozzina voglia prendere un mezzo pubblico. Chiunque, dunque anche sua figlia. L'avvocato si rivolge quindi al Magistrato sia per sollecitare un intervento nelle metropolitane che per sottolineare come anche i mezzi di superficie che circolano lungo gli itinerari di Arianna siano quasi sempre sprovvisti delle piattaforme in grado di far salire a bordo le persone con disabilità».
Ebbene, esaminando il ricorso intentato nel frattempo dal Comune di Roma e dall'ATAC, il Giudice ha dato loro sostanzialmente torto, rifacendosi sia a norme nazionali - in particolare alla fondamentale Legge 67/06, che tutela le persone con disabilità dalle discriminazioni dirette e indirette - sia alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Viene dunque ordinato di costruire, entro un anno, gli ascensori nelle stazioni della metropolitana dove ciò sarà tecnicamente possibile, ovvero, restando a Roma, «quasi in tutte - come annota Chianura - tranne in alcune come quella di Piazza di Spagna o di Via Barberini, dove sarebbe necessaria una valutazione oltre che tecnica anche legata alla tutela dell'ambiente e del patrimonio artistico e culturale».
Contemporaneamente, poi, il Magistrato ordina che tutti i mezzi di superficie circolanti su determinate linee - nella fattispecie quelle che transitano in prossimità dell'abitazione di Arianna - siano dotati di piattaforma di salita e discesa.

«Con questo - conclude l'articolo di "Repubblica.it» - si indica sostanzialmente a tutti i disabili una strada da percorrere in futuro nella ricerca sempre difficile del rispetto dei propri diritti. E che possa trattarsi di una sentenza-pilota per tutta Italia è profondamente convinto anche l'avvocato Amoroso. Conforta il risarcimento simbolico nella sostanza (5.000 euro), ma non nel suo significato che il Giudice ha deciso di concedere ad Arianna e alla sua famiglia a titolo di "oggettiva lesione dei valori della personalità umana costituzionalmente protetti". Parole che sembra quasi incredibile leggere in questi tempi di attacco ai diritti delle persone con disabilità». Non possiamo che concordare in tutto e per tutto.

27 ottobre 2011

 

Fonte Superando




La mappa virtuale che aiuta i disabili motori

Una mappa online
contro le barriere architettoniche

Si chiama Wheelmap e aiuta a individuare la presenza
o meno di ostacoli che limitano l’autonomia dei disabili

MILANO - In stazione ci sarà l’ascensore per raggiungere il binario del treno? Il gradino all’ingresso del cinema non sarà troppo alto? Il ristorante avrà il bagno accessibile? Muoversi in autonomia, fare la spesa o passare una serata con gli amici non è affatto scontato per chi ha una disabilità motoria.  Stanco di districarsi fra barriere architettoniche di ogni tipo, Raul Krauthausen, un trentenne tedesco costretto sulla sedia a rotelle a causa di una malattia genetica, l’osteogenesi imperfetta, ha pensato di creare una mappa virtuale dei luoghi senza barriere architettoniche. Un’idea raccolta e realizzata dall’associazione no profit “Sozial Helden” (Eroi del sociale). Così è nata WheelMap, una mappa online dove chiunque può mettere in rete o segnalare, anche tramite smartphone, i luoghi che presentano ostacoli per una persona in carrozzina, ma anche per anziani che usano un deambulatore e genitori con passeggino.

VOGLIA DI AUTONOMIA - Per pubblicizzare il servizio a distanza di un anno, Krauthausen ha girato uno spot autoironico andato in onda sulle tv tedesche e disponibile anche su youtube: in una settimana è stato cliccato da oltre 500 mila persone. «Grazie a Wheelmap è cambiata la mia vita: ora in un attimo sono in grado di fissare appuntamenti in un bar di Amburgo o Colonia e organizzare le serate con gli amici - racconta nel clip - . In Germania sono oltre un milione e mezzo le persone sulla sedia a rotelle che conoscono, quindi, posti più o meno accessibili». In seguito allo spot si è registrata una crescita esponenziale del numero di luoghi segnalati sulla mappa virtuale, non solo in Germania ma anche in  grandi città come Londra e New York. Il sito è disponibile in diverse lingue, anche in italiano.

COME FUNZIONA - WheelMap serve a catalogare tutti i punti di difficile accesso per una persona in carrozzina. La stazione ferroviaria, il cinema, il bar, il negozio possono essere classificati con bandierine di diverso colore. Il verde segnala che non ci sono problemi: tutte le località sono raggiungibili in sedia a rotelle, il gradino all’ingresso è più basso di 7 centimetri, è disponibile il bagno per persone con disabilità motoria. La bandierina gialla indica i luoghi parzialmente accessibili: sono raggiungibili solo quelli più importanti e l’ingresso ha un gradino inferiore a 7 centimetri. Il rosso segnala le località off-limits: quelle principali non sono raggiungibili in carrozzina e l’ingresso ha un gradino più alto di 7 centimetri.

METTERSI IN REGOLA - Oltre a segnalare la presenza o meno di ostacoli che limitano l’autonomia di chi ha una disabilità motoria, chissà che WheelMap non riesca a stimolare enti pubblici, privati e proprietari di esercizi commerciali a mettersi in regola con le norme che prevedono l’abbattimento delle barriere architettoniche. Pena la bandiera rossa sulla rete che smaschera l’inadempienza.

Maria Giovanna Faiella
24 ottobre 2011

 

Nota della Redazione

Il sito  della mappa on line è : http//wheelmap.org

 

Aula del Mare - Accessibilità

L’AdM – Aula del Mare di Ancona - Accessibilità

L’Aula del Mare di Ancona, situata all’interno della zona portuale presso la Stazione Navale ,  è nata da un progetto della  Cooperativa Sociale Zanzibar di Ancona.

Tra gli scopi che questa Cooperativa persegue c’è anche quello del conseguimento della sostenibilità ambientale e per questo motivo  da un paio di anni ha cominciato ad operare anche sui temi del rispetto, della tutela e della valorizzazione del territorio attraverso campagne di educazione, quali mostre fotografiche, incontri  con esperti, rappresentazioni teatrali, percorsi didattici per le scuole.

Lo spazio interno  dell’AdM, collocata a livello stradale , è concepito in maniera dinamica con istallazioni mobili tali da poter essere facilmente spostate per poter ospitare al suo interno uno spazio espositivo, un’aula didattica multimediale di circa 50 posti a sedere e un bookshop, il tutto facilmente Accessibile.

A seguito di un  sopralluogo l’Aniep di Ancona ha però constatato che all’ingresso dell’edificio lo scivolo collocato per il superamento del gradino risulta troppo ripido e sprovvisto di corrimano d’appoggio.

Inoltre le autovetture sono ammesse nella zona portuale solamente per gli imbarchi oppure se in possesso di autorizzazioni  rilasciate dalle Autorità Portuali.

In mancanza di specifiche disposizioni in merito, alcuni addetti al controllo degli ingressi al porto lasciano passare anche le autovetture con esposto il contrassegno dei disabili, altri addetti  non permettono di entrare.

Quindi  il disabile con difficoltà motorie non ha la certezza né la sicurezza di poter partecipare alle varie manifestazioni  organizzate dall’Aula del Mare.

Per cercare di rimuovere gli ostacoli che impediscono l’accessibilità dei disabili alla completa partecipazione alle iniziative organizzate dall’AdM, l’Aniep ha ritenuto opportuno informarne gli Amministratori comunali e prendere contatti con la Direzione dell’Aula .

Sarà nostra cura tenere informati gli utenti del sito sull’evolversi dei fatti.

 
 

Parcheggi Disabili a Genova

Parcheggi disabili, stop ai "furbetti"
Al via i controlli elettronici in tempo reale

Il Comune di Genova, in collaborazione con Telecom Italia, ha dotato 100 parcheggi riservati ai portatori di handicap di un innovativo dispositivo di verifica in tempo reale dello stato di occupazione. Ulteriore giro di vite sui “furbetti”

Il Comune, dopo i controlli a tappeto dello scorso agosto che avevano portato al ritiro di oltre mille pass disabili irregolari, ha messo in atto un’ulteriore misura per dissuadere i “furbetti” dal parcheggio nelle aree riservate ai portatori di handicap. In via sperimentale, «che presto diverrà definitiva», tiene a precisare l’assessore alla Città Sicura Francesco Scidone alla conferenza stampa di presentazione del progetto, 100 stalli di sosta dedicati ai disabili sono stati dotati di un sistema elettronico di verifica in tempo reale dello stato di occupazione.

La tecnologia in difesa di un diritto – Luciano Albanese, responsabile della pubblica amministrazione locale centro-nord di Telecom Italia, l’azienda che ha ideato l’innovativo sistema di monitoraggio, ne spiega il funzionamento: «Grazie alle tecnologie wireless RFID (Radio Frequency IDentification, ndr) abbiamo attrezzato un centinaio di parcheggi per i diversamente abili con un dispositivo che consente di allertare una centralina locale in caso di occupazione da parte di un veicolo non autorizzato. Abbiamo consegnato fino ad ora 3.300 tag (degli scatolotti molto simili ai telepass) che, installati ai bordi delle autovetture dotate di pass, verificano l’identificazione automatica all’atto della sosta, inviando specifiche informazioni al centro di controllo remoto, in questo caso la centrale operativa automatizzata della polizia municipale».
Attualmente i pass disabili in circolazione sono circa 8.000: cosa succederà agli altri 4.700 possessori di contrassegno non ancora dotati di tag? «In questa fase avremo molti falsi allarmi, ne siamo consci, ma ci auguriamo di dotare del dispositivo in fretta tutte le macchine autorizzate e di procedere all’installazione del sistema di verifica in tutti gli stalli di sosta cittadini».

Cosa succederà ai “furbetti” – Posto che i dispositivi di controllo sono costituiti da colonnine di colore verde ben visibili, nel caso in cui il sensore verifichi l’occupazione abusiva del posteggio, il sistema lancia un allarme alla centrale operativa della polizia, che provvede immediatamente ad inviare presso l’area di sosta la pattuglia più vicina: «In ognuno dei 9 distretti cittadini – informa Scidone - ci sarà una pattuglia dedicata al controllo delle aree disabili. In 5 minuti i vigili saranno sul posto per multare il veicolo abusivo». Chi utilizzerà le aree senza autorizzazione, sarà passibile di una sanzione di 80 euro (e due punti di patente). Qualora venisse registrata anche la mancata restituzione di un contrassegno intestato a una persona deceduta o la flagranza di reato (ovvero l’assenza del disabile intestatario a bordo o nelle immediate vicinanze) scatteranno ulteriori 80 euro, e un’altra riduzione di 2 punti sulla patente, la rimozione e, nel caso si riscontri la falsificazione del tagliando arriverà denuncia per truffa da parte dell’azienda che ha in gestione il posteggio in base agli articoli 482 e 489 del Codice Penale.

La «città si-cura» - Purtroppo per l’individuazione dei pass falsi o comunque intestati a persone decedute bisogna ancora procedere alla vecchia maniera, con controlli incrociati e appostamenti, ma l’iniziativa congiunta di Telecom e Comune di Genova rappresenta un notevole passo avanti verso la «città si-cura», secondo la definizione della sindaco Marta Vincenzi: «Le deleghe dell’assessore Scidone nascono dall’esigenza che la città si prenda cura di se stessa. Stiamo cercando di far sì che l’opinione pubblica, fino al 2007 orientata verso i temi “secondari” della sicurezza (come la necessità di avere un Comune con competenze di stampo repressivo), rivolga lo sguardo verso argomenti caratteristici delle città “smart”: la vera sicurezza urbana, la città a misura d’uomo in grado di consentire la declinazione sostanziale dei diritti fondamentali».

I numeri – Per adesso si parte con 100 aree di sosta dotate del sistema di controllo, e con 3.300 tag consegnati agli aventi diritto: aree e utenti sono stati selezionati in base alle indicazioni della Consulta comunale per i diritti dei disabili. I posteggi controllati sono situati in luoghi strategici: in zone di ampio passaggio, in prossimità di ospedali e strutture pubbliche. I titolari dei tag sono tutti portatori di handicap che fanno largo utilizzo della macchina. Il costo totale dell’iniziativa è di 103.000 euro, ed è stato finanziato con i fondi che il Comune gestisce tramite la Commissione barriere architettoniche di cui l’assessorato alla Città accessibile cura gli indirizzi strategici, in collaborazione con la succitata Consulta. Il progetto andrà sicuramente avanti: «Abbiamo già vinto un concorso in ambito europeo, dal nome “iCity” – conclude Scidone - che ci assicurerà fondi per l’ampliamento del sistema: ci auguriamo di poterlo proporre su scala regionale. Offriremo anche un servizio di info-mobilità per i disabili, probabilmente via telefonino: si potranno visualizzare in tempo reale i parcheggi liberi e occupati».

EUGENIO RUOCCO

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