PEBA E REGIONE MARCHE
Comunicato stampa
Ancona 24 settembre 2012
Dichiarazione di Gustavo Fraticelli, Co-presidente dell'Associazione Luca CoscioniLa Regione Marche ammette la propria totale latitanza in tema di adozione e controllo dei Piani Eliminazione delle Barriere Architettoniche, i PEBA obbligatori per legge da ben 25 anni.
In seguito ad un interrogazione a risposta scritta alla Regione Marche sui i PEBA del maggio scorso, grazie all’attivismo della locale cellula Coscioni di Ancona, ed in particolare, del suo tesoriere, Renato Biondini che ha coinvolto per la presentazione il gruppo dei Verdi, la Regione ha risposto il 18 settembre scorso. Dal tenore dalla stessa si evince che:
- Il PEBA di competenza della Regione, come documento non è stato ancora redatto, infatti la stessa Regione, per le proprie sedi istituzionali, si limite a descrivere i lavori di adeguamento delle strutture, senza minimante far riferimento al PEBA che li avrebbero dovuto pianificare. Mentre, per le Strutture sanitarie di competenza, risulta di ogni evidenza la mancanza, da oltre 25 anni, di un documento generale di programmazione e pianificazione da parte della Regione degli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche di tali strutture, infatti la Regione afferma che è costretta a chiedere lumi sui lavori a suoi organismi;
- Inoltre le Regione, come responsabile per legge anche della funzione di controllo ed eventualmente di sostituzione sulle Provincie e sui Comuni in relazione ai rispettivi PEBA, afferma e palesemente che, da 25 anni, non ottempera a tale compito.
L’Associazione Luca Coscioni, per la situazione di illegalità che viene appalesata, oltre a riportare il testo integrale della risposta scritta della Regione Marche, valuterà le azione più congrue per porre termine a questo stato di cose.
dott. Renato Biondini
tesoriere cellula di Ancona dell’associazione “Luca Coscioni”
e-mail This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
cell. 339 6035387
TAXI SOLIDARIETA'
L'ANIEP di Ancona informa con il volantino che segue che può mettere a disposizione un pulmino "OPEL-VIVARO" attrezzato per trasporto disabili con autista e di quattro scooter elettrici. Per informazioni rivolgersi agli indirizzi riportati nel volantino.
Off-Road Una carrozzina 4X4
Senza Barriere: Off-Road Wheelchair Una Carrozzina 4×4
Per tutti gli amanti della natura con spirito dell’avventura, grazie alla “Carrozzina Off-Road” si aprono percorsi, itinerari e scenari naturali senza barriere.
L’idea di questo nuovo mezzo 4×4 che consente ai disabili con difficoltà motorie di muoversi in ambienti in passato poco accessibili come terreni rocciosi o sabbiosi, dissestati o fangosi, è venuta a Travis Watkins un giovane americano studente di ingegneria alla University of South Florida.
Una fantastica intuizione che, possiamo dire ha letteralmente aperto le porte a nuovi itinerari.
Questo utile prodotto è diventato poi una realtà commerciale grazie alla Rehab Ideas società guidata dallo stesso Professor Stephen Sundarrao impegnato con passione a trasformare in realtà commerciabili e fruibili da tutta la comunità i migliori e innovativi progetti frutto della ricerca, del lavoro e della genialità degli studenti.
Per visionare il prodotto digitare sul motore di ricerca Google Off-Road Wheelchair.
si aprirà il sito www.abilitychannel.tv
Nuovo Contrassegno Europeo
E il nuovo contrassegno europeo finalmente arriva
Quattordici anni di attesa, per il recepimento di una Raccomandazione Europea, tra multe per i Cittadini italiani con disabilità all’estero e tante battaglie dentro e fuori al Parlamento. Ora però, con la pubblicazione del nuovo Decreto in Gazzetta Ufficiale, in vigore dal 15 settembre, tutti i Comuni dovranno finalmente sostituire il tagliando arancione con il nuovo contrassegno europeo
Un facsimile del nuovo contrassegno europeo, che dovrà sostituire in tutta Italia l’attuale tagliando arancione
Era il 4 giugno 1998, quando venne prodotta la Raccomandazione del Consiglio Europeo 98/376/CE, dedicata al contrassegno europeo di parcheggio per disabili, l’ormai celebre CUDE.
Quattordici anni sono passati, tante multe sono arrivate a Cittadini italiani all’estero, e altrettante “battaglie” dentro e fuori il Parlamento sono state condotte. Le abbiamo seguite anno dopo anno – come si può ben vedere dall’elenco dei testi (nemmeno tutti), pubblicati su queste pagine – e in particolare quelle dell’Associazione Luca Coscioni e dei deputati radicali.
Finalmente, quasi increduli, nel giugno scorso avevamo potuto dare la notizia che il Consiglio dei Ministri aveva dato il via libera, per risolvere l’annosa questione del mancato adeguamento, da parte dell’Italia, al contrassegno europeo delle persone con disabilità. «Mancava solo la Gazzetta Ufficiale», avevamo scritto.
E così, quasi scaramanticamente, avevamo scelto di non riferire nemmeno della firma del relativo Decreto, avvenuta il 30 luglio, da parte del Presidente della Repubblica, preferendo consultare attentamente, giorno dopo giorno, ogni parte delle varie Gazzette Ufficiali.
Un altro mese di attesa e alla fine, il 31 agosto, è arrivata la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 203, del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR), 30 luglio 2012, n. 151, Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, concernente il regolamento di esecuzione e attuazione del Nuovo codice della strada, in materia di strutture, contrassegno e segnaletica per facilitare la mobilità delle persone invalide.
Quattordici anni, dunque, e ora ancora dodici giorni di attesa – una vera sciocchezza, al confronto – per far sì che il testo entri in vigore (dal 15 settembre, appunto).
Ma cosa dovrà succedere a partire da quella data? Che tutti i Comuni del nostro Paese – pur avendo ancora un tempo massimo di tre anni, per sostituire i contrassegni rilasciati secondo il vecchio modello (il ben noto “tagliando arancione”) – d’ora in poi dovranno rilasciare i nuovi permessi secondo il modello europeo (il nuovo “tagliando azzurro” CUDE). Non solo: gli stessi titolari dei permessi in corso di validità avranno diritto infatti a chiederne subito la sostituzione, nel caso intendano recarsi in un Paese dell’Unione Europea. (S.B.)
3 settembre 2012
Medjugorie senza barriere
Medjugorie senza barriere
Questo vuole essere un breve racconto del mio pellegrinaggio a Medjugorie.
L’intento è quello di raccontarvi un’esperienza vissuta da una disabile in carrozzina.
Ho contattato l’associazione Kecharitomene O.N.L.U.S., l’unica in Italia ad occuparsi attivamente del trasporto disabili e malati a Medjugorie, e il 28 agosto mi sono imbarcata in Ancona su un traghetto destinazione Zara.
Onestamente devo dire che nutrivo dei timori, soprattutto per quanto riguardava l’accessibilità alla nave, invece non ci sono stati problemi e tramite pedane e ascensore con la mia carrozzina sono salita ai vari ponti, l’unica eccezione il ponte esterno.
La cabina e il bagno avevano uno spazio sufficiente per la manovrabilità di un carrozzina manuale.
Ovviamente è stato necessario adattarsi, per esempio il water non era rialzato e muoversi nella cabina ha previsto qualche manovra in più, ma niente che una persona disabile con un discreto grado di autonomia non potesse fare.
II pullman era attrezzato con un elevatore per la salita in tutta sicurezza delle carrozzine: ne ho visto salire anche a motore, quindi molto più pesanti della mia, con l’aiuto dei volontari, magnifiche persone sempre presenti, per ogni necessità.
Io sono partita con un’amica, ma posso affermare che anche senza accompagnatore il mio viaggio sarebbe stato ugualmente sicuro.
Una volta giunti a Medjugorie, ho trovato alloggio in un albergo vicinissimo alla basilica, dove si svolgono le principali funzioni del pellegrinaggio.
L’albergo, senza barriere architettoniche e dotato di ascensore, non disponeva però di camere veramente accessibili per disabili, anche se nella pubblicità ne vengono indicate 2.
Infatti nel bagno le docce presentano un alto gradino o vasche con bordi troppo alti, quindi per quanto riguarda l’igiene personale mi sono dovuta adattare.
Questo è stato l’unico aspetto veramente negativo.
Per tutto il periodo della permanenza a Medjugorie l’associazione aveva predisposto una serie di attività e di incontri ben organizzati sia per quanto riguardava l’accessibilità che la partecipazione di tutti i disabili, anche di quelli non autonomi.
E’ stato anche possibile salire la collina delle apparizioni, veramente impervia, grazie a delle portantine manovrate dai ragazzi di una Comunità chiamata Cenacolo.
La presenza delle barriere nelle strade di Medjugorie, ad eccezione del percorso albergo basilica e viceversa, di marciapiedi sprovvisti di scivoli e di strutture ricettive quasi tutte con ostacoli di vario genere hanno limitato la mia autonomia, ma l’aiuto dei volontari ha reso il mio pellegrinaggio a Medjugorie una realtà.
Il 3 settembre, dopo il viaggio di ritorno via terra durato parecchie ore, ma con diverse soste “ristoratrici” ero di nuovo a casa.
Maria Pia Paolinelli
Vice Presidente Sezione Aniep Ancona