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Carnevale in Carrozzina

 

CARNEVALE IN CARROZZINA SI PUO'

 

       

Libertà Condizionata

A cosa sto pensando?

Al fatto che noi disabili siamo in “libertà condizionata” senza avere commesso alcun reato, senza la possibilità di un “processo d’appello “, senza possibilità di riduzione della pena per buona condotta. La più semplice delle libertà, quella che quasi tutti danno per scontata, quella di andare dove si vuole o deve quando si vuole o deve, a noi è negata. Il “vuole” non esiste o quasi, sostituito da un più sconfortato “può “.

Vuoi uscire a fare shopping? Beh, parliamone! Il negozio dove vuoi andare è accessibile, oppure ha i suoi bei scalini? Ci puoi arrivare da solo, ti ci può accompagnare qualcuno, oppure devi ricorrere ai mezzi che potrebbero non esserci o essere loro pure inaccessibili!

Vuoi andare a cena con gli amici? Ma la pizzeria dove vuoi andare a il bagno per disabili, oppure rischi di dovertela fare addosso?

Vuoi andare a trovare degli amici in un’altra città… Magari una domenica mattina? Ma sei sicuro che ci siano i treni? E poi, non vorrai mica andarci senza averlo programmato con almeno due giorni d’anticipo! Se ti venisse questa strana idea, scordatelo: non puoi farlo, perché l’assistenza la devi prenotare con almeno 24 ore di anticipo. E poi, mica vorrai avere il lusso di andare dove ti pare! I tuoi amici devono essere per forza in una delle città servite da assistenza, oppure la loro stazione deve essere accessibile… E c’è il 90% di possibilità che non sia così.

Se invece hai la macchina e in quella città c’è una zona a traffico limitato… Ti sei ricordato vero di avvisare la polizia urbana con il debito anticipo che andrai lì? Altrimenti ti arriva una bella contravvenzione e poi sono affari tuoi provare il tuo diritto ad essere là.

Se vivi in una piccola città e ti serve dei taxi per spostarti, non hai la libertà e il diritto alla riservatezza: il tassista sa dove ti porta e, che ti porti a prostitute, a trovare un amante, a mangiare una pizza, piuttosto che a trovare degli amici, molto probabilmente anche tutti gli altri disabili che quel tassista conosce sapranno dove sei andato, a fare cosa e quando.

Abbiamo combattuto per decenni per fare approvare leggi volte a garantirci il diritto alla libertà personale. Ma non è servito a niente: semplicemente, privati e Stato, ogni volta che possono, le infrangono allegramente.

Se ci fosse una qualche autorità a cui rivolgersi per ottenere la grazia dal nostro crimine, che è semplicemente quello di esistere, non mi farei nessuno scrupolo e la chiederei. Ma di autorità non ce ne sono. Anzi, fin troppo spesso, le autorità sono nostre nemiche, quando va bene, sono indifferenti agli infiniti episodi di privazione delle libertà fondamentali di cui siamo vittime quotidianamente. E allora… che fare?

Fonte: Libertà condizionata

Ascensore Condominiale

Si installi comunque l’ascensore: un’interessante Sentenza della Cassazione

 

Il principio di solidarietà condominiale impone di facilitare l’eliminazione delle barriere architettoniche. Ne consegue, dunque, che un condòmino con disabilità può installare l’ascensore esterno al  fabbricato anche se riduce la veduta di alcuni e non rispetta le distanze dalle proprietà contigue. L’opera realizzata in tal modo deve pertanto ritenersi legittima: questo ha deciso una recente Sentenza della Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione, destinata certamente a costituire un interessante precedente

Il principio di solidarietà condominiale impone di facilitare l’eliminazione delle barriere architettoniche. Ne consegue, dunque, che un condòmino con disabilità può installare l’ascensore esterno al fabbricato anche se riduce la veduta di alcuni e non rispetta le distanze dalle proprietà contigue. L’opera realizzata in tal modo deve pertanto ritenersi legittima: questo ha deciso una recente Sentenza della Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione (n. 30838 del 26 novembre scorso), destinata certamente a costituire un interessante precedente.

In prima istanza, il Tribunale di Messina aveva ritenuto che l’iniziativa di realizzare un ascensore esterno da parte di un cittadino con disabilità fosse stata lesiva dei diritti degli altri condòmini. Tale pronuncia di primo grado era stata poi confermata dalla Corte d’Appello, secondo la quale l’opera avrebbe in particolare violato le distanze rispetto ai balconi di proprietà esclusiva, esistenti in affaccio verso il cortile interno. Ora, invece, la Suprema Corte ha accolto il ricorso della persona con disabilità, rinviando il tutto alla Corte d’Appello, per un nuovo esame.

A proposito del citato «principio di solidarietà condominiale», elemento certamente caratterizzante della Sentenza prodotta dalla Cassazione, si legge testualmente nel provvedimento di come si debba «tenere conto altresì del principio di solidarietà condominiale, secondo il quale la coesistenza di più unità immobiliari in un unico fabbricato implica di per sé il contemperamento, al fine dell’ordinato svolgersi di quella convivenza che è propria dei rapporti condominiali, di vari interessi, tra i quali deve includersi anche quello delle persone disabili all’eliminazione delle barriere architettoniche, oggetto di un diritto fondamentale». (S.B.)

Disuguaglianze e Disabilità

Disuguaglianze e disabilità

Disuguaglianze e disabilità: l'accessibilità e la mobilità sono diritti indispensabili, non privilegi. Eppure nella nostra Regione, nei nostri Comuni ancora molte, troppe, sono le situazioni di difficoltà se non di negazione di questi diritti per i disabili. E allora eccoci insieme a AIAS Pesaro, ANIEP Ancona, ANMIC Pesaro, ANMIC Macerata, APM Marche, Associazione Marchigiana traumatizzati cranici. Restate sintonizzati. Grazie a tutti ed in particolare grazie a Federica Reali di Cittadinanzattiva delle Marche per il grande lavoro. Cittadinanzattiva delle Marche

 
Fonte: Cittadinanzattiva delle Marche Onlus

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