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La Scuola la Disabilità e la Cultura

La SCUOLA INCONTRA LA DISABILITA'


Sabato 11 novembre 2017 presso l'Auditorium dell'IIS Vanvitelli Stracca Angelini dI Ancona si è svolta per il secondo anno consecutivo la Giornata di Formazione nell’ambito del Concorso “ La scuola incontra la disabilità”, proposto dalle Associazioni Centro H, Anglat, Aniep, Dolphins, UILDM e rivolta agli alunni delle terze classi dell’Istituto Comprensivo Pinocchio-Montesicuro.
La finalità di questo Concorso è quella di avvicinare i giovani studenti al mondo della disabilità, promuovendo e rafforzando in loro i valori dell'inclusione e della piena integrazione di tutti, educandoli a sviluppare un loro percorso di crescita responsabile.
Quest’anno anche alcune classi dell’ISTVAS ,indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio, si cimenteranno nella produzione di testi, video o poesie per raccontare il loro incontro con la disabilità in vista della premiazione che avrà luogo, sempre presso l’IIS Vanvitelli Stracca Angelini, il 13 gennaio 2018.
I rappresentanti delle varie associazioni, i docenti, i Dirigenti Scolastici ed alcuni alunni dell’ISTVAS hanno condiviso le loro esperienze personali di studio e di lavoro, con interessanti approfondimenti e spunti di riflessione.
Solo rimuovendo gli ostacoli creati dalle barriere architettoniche, e soprattutto gli ostacoli mentali e culturali, si potrà restituire alla persona disabile la piena dignità, mettendola in grado di essere attivamente partecipe nella società in cui vive.
Particolarmente sentita la testimonianza di Simone Giangiacomi e di Stefano Occhialini, rispettivamente Presidenti della UILDM e dei Dolphins, che hanno portato una testimonianza di sport e disabilità, parlando delle loro problematiche e di come affrontare la vita.
L’istituto ISTVAS, indirizzo CAT, da diversi anni ha “sposato” il tema della eliminazione delle barriere architettoniche, realizzando progetti sul territorio cittadino.
La disponibilità e l’accoglienza della Dirigente M.Antonietta Vacirca e dei docenti dell’indirizzo CAT hanno assicurato la piena realizzazione di questa importante Giornata di Formazione.
Il messaggio che il Progetto “La scuola incontra la disabilità” ha voluto dare ai giovani studenti, futuri adulti, è che ESSERE DISABILI, significa comunque ESSERE INDIVIDUI proiettati verso una vita affettiva, sociale e lavorativa.
Maria Pia Paolinelli
Aniep Sezione ANCONA

Esercitazione Cinofila

  Esercitazione Cinofila.

 Nella mattinata del 12 novembre 2017 una delegazione   dell’Aniep di Ancona, composta dalla Presidente Maria Pia Paolinelli, dal Segretario Andrea Santilli, dalla Consigliera Emanuela Fratoni ed alcuni soci, ha partecipato alla esercitazione, organizzata dal Gruppo Cinofilo Protezione Civile Marche “Lupi della Selva – Rescue Dog’s ” di Loreto, per l’addestramento di cani preposti al soccorso.

Erano presenti 6 cani con altrettanti istruttori ed è stato messo in evidenza soprattutto la vicinanza tra l’animale e le carrozzine o scooter, ausili per disabili, che potrebbero spaventare il cane se non abituato a riconoscere il mezzo.

Il cane spaventato potrebbe rinunciare al salvataggio in casi di criticità.

Per i partecipanti dell’Aniep è stata un mattinata piacevole ed interessantissima e sperano di aver portato un piccolo contribuito per una maggior attenzione verso la disabilità.

La Redazione

Permessi lavorativi legge 104 Sentenza

Scatta la truffa per i permessi della legge 104 fruiti come giorni di ferie

di Michele Nico

Quotidiano Enti Locali & PA

Il lavoratore che usufruisce dei permessi retribuiti di cui all'articolo 33, comma 3, della legge104/1992, pur non essendo obbligato a prestare assistenza alla persona handicappata nelle ore in cui avrebbe dovuto svolgere attività lavorativa, non può, tuttavia, utilizzare quei giorni come se fossero giorni feriali, senza quindi prestare alcuna assistenza alla persona handicappata. Questo il principio affermato dalla Corte di cassazione, sezione II penale, con la sentenza n. 54712 del 23 dicembre 2016, che pur tuttavia conferma un'interpretazione di favore nei confronti del dipendente, là dove rileva che «da nessuna parte della legge si evince che, nei casi di permesso, l'attività di assistenza deve essere prestata proprio nelle ore in cui il lavoratore avrebbe dovuto svolgere la propria attività lavorativa».

Il ragionamento della Cassazione
Una siffatta interpretazione viene mitigata dal rilievo che i permessi «non possono e devono essere considerati come giorni di ferie (…), ma solo come un'agevolazione che il legislatore ha concesso a chi è si è fatto carico di un gravoso compito, di poter svolgere l'assistenza in modo meno pressante e, quindi, in modo da potersi ritagliarsi in quei giorni in cui non è obbligato a recarsi al lavoro, delle ore da poter dedicare esclusivamente alla propria persona». Tenuto conto di ciò la Corte di cassazione, richiamando alcuni precedenti giurisprudenziali in tal senso, conclude che è colpevole di truffa il lavoratore che, avendo chiesto e ottenuto di poter usufruire dei giorni di permesso retribuiti, li utilizzi per recarsi all'estero in viaggio di piacere, non prestando, quindi, alcun genere di assistenza. La sentenza è degna di rilievo, in quanto ha il pregio di mettere a fuoco il delicato punto di equilibrio nella lettura di un dettato normativo che trova diffusa applicazione nei rapporti di lavoro pubblico e privato, quale strumento di politica socio-assistenziale che riconosce e promuove la cura prestata alle persone con grave handicap da parte dei loro familiari. Un punto di equilibrio che, va pur detto, si è rivelato mutevole nel corso degli anni, specialmente dopo che l'articolo 24 della legge 183/2010 è intervenuto sul disposto in esame per eliminare i requisiti della «continuità ed esclusività» dell'assistenza per fruire dei permessi mensili retribuiti. La ratio della legge 104/1992 è però rimasta invariata, e con la recente sentenza della Corte costituzionale n. 213/2016 è stata definita quale «espressione dello Stato sociale che eroga una provvidenza in forma indiretta, tramite facilitazioni e incentivi ai congiunti che si fanno carico dell'assistenza di un parente disabile grave».

La condanna per truffa
Tornando alla pronuncia in commento la Sezione conferma, come si è detto, la condanna per truffa nei confronti di un dipendente che ha utilizzato i permessi retribuiti di cui alla legge 104/1992 non per assistere il familiare disabile, ma per recarsi in viaggio all'estero con la famiglia. La Corte respinge, quindi, la tesi difensiva a sostegno dell'insindacabilità da parte del datore di lavoro delle modalità con cui il lavoratore utilizza i permessi in questione e della loro assimilazione tout court ai giorni di ferie. I permessi hanno, invece, lo scopo di consentire al lavoratore di prestare la propria attività di assistenza con maggiore continuità, senza peraltro escludere la sua possibilità «di ritagliarsi un breve spazio di tempo per provvedere ai propri bisogni ed esigenze personali». La Sezione precisa anzi che «nei giorni di permesso, l'assistenza, sia pure continua, non necessariamente deve coincidere con l'orario lavorativo», dacché tale modo di interpretare la legge non sarebbe conforme neppure agli interessi dell'handicappato, nel caso in cui egli abbia bisogno di minore assistenza nelle ore in cui il dipendente presti la propria attività lavorativa.

Il precedente ribadito
Resta ferma l'esigenza, come ha statuito la Cassazione civile, sezione Lavoro, con la sentenza 13 settembre 2016 n. 17968, che «la fruizione del permesso da parte del dipendente deve porsi in nesso causale diretto con lo svolgimento di un'attività identificabile come prestazione di assistenza in favore del disabile per il quale il beneficio è riconosciuto, in quanto la tutela offerta dalla norma non ha funzione meramente compensativa e/o di ristoro delle energie impiegate dal dipendente per un'assistenza comunque prestata». In definitiva, il lavoratore che usufruisce dei permessi di cui alla legge 104/1992 può graduare l'assistenza al parente con handicap secondo orari e modalità flessibili che tengano conto sia delle esigenze del soggetto da assistere, sia delle proprie legittime esigenze di ristoro con la finalità, come si legge nella pronuncia in commento, «di poter svolgere un minimo di vita sociale, e cioè praticare quelle attività che non sono possibili quando l'intera giornata è dedicata prima al lavoro e, poi, all'assistenza».

 

Scuola e la Disabilità

L'ANIEP di Ancona parteciperà all'incontro con gli studenti allo scopo di sensibilizzarli alla cultura, alla solidarietà ed una maggior attenzione nei confronti delle diversità.

 

Servizio Job al Passetto

 

Anche quest'anno l'Aniep di Ancona mette a disposizione dei disabili motori una carrozzina Job, donata dal Lions, per l'entrata e l'uscita dal mare del Passetto di Ancona. La carrozzina Job sarà disponibile presso il balneare "Il Valentino", al quale dovrà essere richiesta per l’utilizzo. Addetti del balneare provvederanno alle necessarie operazioni, compatibilmente con le proprie esigenze e nel rispetto dello specifico Regolamento.

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