Disabili e vacanze
Vacanze accessibili: on line un nuovo sito per raccontarle con il passa parola. Su www.diversamenteagibile.it sono raccolti suggerimenti, osservazioni, commenti inseriti dalle persone disabili e non solo.
Rivolto a chi è affetto da disabilità motoria, il sito è aperto a chiunque vogliapostare contributi a prescindere dalla disabilità.
Itinerari nel Salento senza barriere
Itinerari nel Salento senza confini e senza barriere
Nato nell'ambito del programma della Regione Puglia denominato "Principi Attivi - Giovani idee per una Puglia Migliore", Turistingioco è un progetto il cui scopo principale è quello di rendere accessibile a tutti i Cittadini il ricco patrimonio culturale del Salento, riservando grande attenzione anche alle persone con esigenze specifiche, come quelle con disabilità, gli anziani, i bambini e le famiglie. E infatti, tra i vari itinerari personalizzati che vengono proposti, vi sono quelli senza barriere architettoniche o con servizi dedicati alle persone non vedenti o audiolese.
In particolare, segnala Manuela Rizzo, una delle responsabili dell'iniziativa, «organizziamo frequentemente itinerari privi di barriere architettoniche in tutta la Provincia di Lecce, mettiamo a disposizione servizi per non vedenti, da attuare attraverso la tecnica della percezione tattile e della descrizione minuziosa del contesto e siamo in grado di fornire anche spiegazioni in LIS, la Lingua Italiana dei Segni».
In sostanza, la società studia e propone itinerari personalizzati in base alle specifiche esigenze dei gruppi coinvolti, tenendo conto delle preferenze e dei gusti, oltreché, come detto, delle necessità di bambini, famiglie, anziani e persone con disabilità.
Vengono organizzati anche percorsi naturalistici insoliti, con la collaborazione di speleologi e guide trekking, e i programmi possono essere ulteriormente integrati con degustazioni eno-gastronomiche, visite a laboratori artigianali o soste per shopping, su richiesta dei gruppi.
«Vogliamo - sottolinea ancora Manuela Rizzo - educare alla conoscenza del Salento e delle sue ricchezze, fornendo il più ampio approccio possibile a tale patrimonio, attraverso una rete estesa di servizi e la progettazione di soluzioni pensate per tutti, a seconda delle loro esigenze».
Buon lavoro, dunque, a Turistingioco e buona permanenza a tutti coloro che ne utilizzeranno i servizi, visitando le meraviglie del "Tacco d'Italia", uno dei tanti "gioielli" paesaggistici e culturali del nostro Paese. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: tel. 0832 453199, This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it., www.turistingioco.it.
Ultimo aggiornamento marzo 2011
LA SITUAZIONE DEI DIRITTI NELLE MARCHE
Volontariato per accoglienza familiari
Il volontariato per l'accoglienza ai familiari dei degenti, realizzati un opuscolo-guida alle strutture
Creare un’efficace e visibile rete di supporto e di accoglienza per i familiari dei pazienti e per i malati che, per curarsi, devono spostarsi in ospedali lontani dalla propria residenza, con le difficoltà logistiche, e a volte economiche, di poter alloggiare nelle vicinanze dell’ospedale. È questo l’obiettivo del progetto, promosso da diverse realtà del volontariato locale impegnate nell’aiuto ai familiari dei degenti e finanziato dal Centro servizi volontariato delle Marche, i cui risultati sono stati illustrati nell’incontro tenutosi recentemente presso il Csv di Ancona.
Nell’ambito del progetto sono stati realizzati un opuscolo-guida, con indirizzi, contatti e una breve descrizione delle case di accoglienza dell’anconetano rivolte ai familiari dei degenti o all'ospitalità di persone che devono affrontare cure in day-hospital, e il sito internet. www.accoglienzaospedali.org, in cui sono raccolte e ricercabili agevolmente, attraverso un motore di ricerca, le strutture di accoglienza presenti su tutto il territorio italiano, con i relativi contatti e informazioni logistiche. Il depliant, stampato in 8000 copie, sarà distribuito negli ospedali della provincia di Ancona, nei presidi dell’Asur Zt 7 e presso le associazioni coinvolte; nel portale internet, frutto di un lungo lavoro di rilevazione, sono state censite finora 110 case di accoglienza, ma l’aggiornamento continua. “Sentivamo l’esigenza – ha spiegato Claudio Pierini, presidente della Dilva Baroni onlus, associazione capofila del progetto – di far conoscere di più le case di accoglienza di Ancona e di andare anche oltre, con una mappatura delle case di accoglienza d’Italia. Da qui è nato il progetto che ci ha visto lavorare insieme, uniti dallo stesso spirito di accoglienza, che nasce dal cuore e si esprime nel desiderio di fare sempre meglio questo servizio”.
Nell’anconetano sono operative ben otto strutture rivolte proprio ai familiari di malati e bambini affetti da patologie specifiche: casa accoglienza “Dilva Baroni”, “Il cuoricino”- Ambac, “Casail” - Ail, “Galvani” - Patronesse del Salesi, “Arcobaleno” - Ambalt, “Casa Anadina”, casa sollievo “Padre Bernardino” e Casa dell’ospitalità “Carlo Antognini”. L’organizzazione delle case è sorretta dal servizio solidale dei volontari e anche l’accoglienza è gratuita, chi vuole collabora con libere offerte per la buona conduzione della casa. Un’attività particolarmente significativa anche considerando i numeri: le 8 case di accoglienza hanno complessivamente 140 posti letto con 180 volontari in servizio, e nel 2010 hanno ospitato 1650 persone.
da Csv Ancona
Questo è un Comunicato Stampa inviato il 11/03/2011 pubblicato sul giornale del 12/03/2011
Piano Riabilitazione 1
Marche, oltre 19 milioni per le persone non autosufficienti
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ANCONA – Dalle regione 20 milioni per i non autosufficienti. E’ quanto stabilisce l’accordo sui percorsi di allineamento delle tariffe delle residenze protette alla normativa vigente. Anni 2010- 2013, siglato oggi con le organizzazione sindacali (Cgil Marche, Cisl Marche, Uil Marche, Spi Cgil Marche, Fnp Cisl Marche E Uilp Uil Marche), che dà seguito al punto sulla “non autosufficienza” del Protocollo d’Intesa sottoscritto dalla regione con le OO.SS “per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo”. “L’accordo con le parti sociali – ha spiegato l’assessore alla Sanità, Almerino Mezzolani - rappresenta un punto d’arrivo nel supporto agli anziani non autosufficienti, migliora l’assistenza sanitaria nelle residenze protette e, allo stesso tempo, riduce la quota delle rette a carico dell’utente alleggerendolo nelle spese per l’assistenza. Con un ingente sforzo finanziario per la Regione, viene praticamente raddoppiata l’assistenza fornita, per quanto riguarda sia gli infermieri che gli operatori socio-sanitari, senza aumento della compartecipazione dei cittadini alla retta giornaliera”.
I contenuti dell’accordo saranno operativi a decorrere dal 1 ottobre 2010 e l’obiettivo perseguito è quello di raggiungere, nel corso del quadriennio 2010-2013, un livello assistenziale infermieristico e socio-sanitario di 100 minuti al giorno, contro gli attuali 50’, in tutti i posti letto delle Residenze Protette convenzionati e nello stesso tempo di ridurre l’importo della retta a carico dei cittadini al 50% della tariffa giornaliera, come previsto dalla normativa nazionale. Questo significa che la regione Marche si impegna ad aumentare nelle residenze protette, che attualmente forniscono 50 minuti di assistenza, le somme necessarie per poterle incrementare nel periodo 2010-2013 dei minuti mancanti, completando l’assistenza a 100 minuti di tutti i 3.411 posti letto convenzionati. La regione impegna così fondi aggiuntivi, rispetto a quelli già a disposizione delle Zone/ASUR, per riqualificare il sistema delle residenze protette per anziani e stanzia un fondo di 19.276.865,10 euro per il periodo 2010-2013, di cui 1.517.796,80 euro per l’anno 2010. “E’ un impegno forte ed una chiara scelta di campo” ha commentato il presidente, Gian Mario Spacca “l’indicazione di una priorità a favore delle fragilità, che vuole rafforzare la coesione sociale, in un momento difficilissimo anche nella vita delle istituzioni. E’ un’anticipazione della linea che la Regione seguirà a settembre con la redazione del bilancio a base zero che dovrà concentrare le risorse solo su alcune grandi priorità. Continueremo a sostenere il ruolo fondamentale del welfare: nessuno deve restare solo ed i cittadini in situazioni di grave difficoltà, come i non autosufficienti, dovranno avere la priorità e la garanzia di un’adeguata protezione. Con il 67% di tagli ai trasferimenti statali dovremo tirare la cinghia e guardare a quegli investimenti che ci consentono soprattutto di dare sicurezza alla nostra comunità”. (Giulia Gezzi) (Fonte SVEGLIACONSUMATORI del 2/8/2010)
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