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Ultime dall'ACI

Il Pubblico Registro Automobilistico ACI Ufficio Provinciale di Ancona ha attivato un servizio a domicilio per tutti i disabili o a qualunque titolo ricoverati presso case di cura ed ospedali, che non siano in grado di abbandonare il proprio domicilio.

Contattando il numero telefonico 071-2135332 dalle ore 8.00 alle ore 12.30, oppure consultando il sito web www.up.aci.it/ancona è possibile prenotare un appuntamento per richiedere che venga rilasciata la carta di circolazione aggiornata ed il Certificato di Proprietà a seguito di:

-trasferimento proprietà

-radiazione

-perdita possesso

-visura ed estratti.

Si ricorda che il servizio è possibile solo con presentazione della idonea certificazione del medico curante attestante l'impossibilità di abbandonare il domicilio.

E' un servizio gratuito  da parte ACI, che richiede la sola corresponsione della tassa prevista dalla Provincia.

La Redazione

Handbike su misura

«Ognuno di noi è diverso e unico»: questo il motto di Maddiline, che opera a Sant'Ambrogio di Valpolicella (Verona) ed è una delle poche ditte italiane costruttrici di handbike, vantando tra i propri clienti nomi illustri come quelli di Alex Zanardi e Francesca Porcellato. «L'obiettivo di Maddiline - raccontano Giorgio Maddinelli e il fratello, promotori di questa attività - è semplicemente quello di produrre mezzi in grado di assecondare nel miglior modo possibile il gesto atletico, quando si desidera continuare ad andare avanti, arrivando sempre più lontano».

Ricordiamo che il termine handbike deriva dall'inglese (letteralmente "bici a mano") ed è un tipo di bicicletta speciale nella quale la spinta proviene dalle braccia e non dalle gambe, con l'utilizzo di tre ruote e con la possibilità per lo sportivo disabile su sedia a rotelle o con difficoltà di deambulazione, di usare il mezzo, "pedalando", appunto, "con le mani". Inoltre, essendo dotata di un cambio a più rapporti, l'handbike permette di superare pendenze elevate e di raggiungere alte velocità. Con essa infatti  si svolgono gare a livello nazionale e internazionale, suddivise in categorie a seconda della gravità dell'handicap fisico di ogni atleta, categorie che vengono stabilite da un'apposita commissione medica che agli inizi dell'attività agonistica di ciascun atleta ne dispone la classe di appartenenza.
I clienti di Maddinelli non sono solo atleti che praticano questo sport a livello agonistico, per i quali sono necessarie bici dall'aerodinamicità meticolosa e dal peso ridotto al minimo; infatti, vi sono anche molte persone con disabilità che utilizzano l'handbike soprattutto come attività ricreativa.
È noto come l'attività fisica - amatoriale o agonistica - sia per le persone con disabilità un elemento di integrazione che può diventare anche sinonimo di indipendenza e autonomia. L’handbike dà, soprattutto, la possibilità a chi pratica sport di uscire dagli impianti sportivi, dalle piscine, dai campi da tennis, dalle palestre. Inoltre, la bici che si "pedala" con la forza delle braccia regala a quanti la utilizzano la possibilità di godere dei benefìci dell’aria aperta, di essere spesso in contatto con la natura e di apprezzare la tranquillità delle piste ciclabili o delle stradine di campagna. In sintesi, l'ebbrezza di una nuova libertà.

(da Superando)



CHI ASSISTE UN DISABILE

Chi assiste un disabile non è un «parassita»: offensive quelle parole

(di Nicola Panocchia)

Sono le parole usate nel modulo che i dipendenti pubblici sono obbligati a firmare, quando usufruiscono dei permessi lavorativi ai sensi della Legge 104/92, ciò che è stato stabilito da una recente Circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica. Vale la pena citare testualmente quel passaggio che dice: «Il dipendente è consapevole che la possibilità di fruire delle agevolazioni comporta un onere per l'amministrazione e un impegno di spesa pubblica che lo Stato e la collettività sopportano solo per l'effettiva tutela del disabile». Parole che suscitano indignazione e anche un pizzico di amara ironia, rilevando che è stato messo nero su bianco quanto sostiene chi dice di dover lavorare di più «per colpa dei colleghi che usufruiscono della Legge 104»!
In seguito alla Circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 13 del 6 dicembre 2010, i dipendenti pubblici che usufruiscono dei permessi ai sensi della Legge 104/92 devono firmare un modulo [lo si veda cliccando qui, N.d.R.], che al comma c recita testualmente: «il dipendente è consapevole che la possibilità di fruire delle agevolazioni comporta un onere per l'amministrazione e un impegno di spesa pubblica che lo Stato e la collettività sopportano solo per l'effettiva tutela del disabile [sottolineature nella citazione dell'Autore].
Trovo queste tre righe gravemente offensive e vergognose, a partire dal termine agevolazione. Ben lungi infatti dal riconoscere l'importanza dell’azione di cura dei familiari (per usare un termine anglosassone, caregiver), del loro ruolo di supplenza alle carenze dei servizi pubblici e dei sacrifici cui devono sottostare, questi vengono, di fatto, additati come fonte di spese e onere per la collettività.
Penso ai tanti convegni e saggi sull’importanza del lavoro sociale dei caregiver. Parole al vento, tutto ignorato, tutto cancellato. La questione di giustizia sollevata da uomini di chiesa, filosofi e sociologi - don Gnocchi, Nussbaum, Kittay, Bauman, solo per citarne alcuni - riguardo alla disabilità («la società, la collettività si deve prendere cura dei disabili, dei malati in base al principio di giustizia») non sfiora neppure gli estensori della Circolare. Bisogna ammetterlo, dunque, ha ragione chi sostiene di «dover lavorare di più per colpa dei colleghi che usufruiscono dei privilegi della Legge 104»! Ora è nero su bianco.
Non ci si rende conto, poi - o forse sì - che additando come un peso e un onere i caregiver, in realtà si additano necessariamente anche i malati e le persone con disabilità cui si presta assistenza.
Non ci si rende conto che la disabilità e la malattia sono condizioni che possono riguardare tutti. Non sono il "privilegio" di alcune persone particolarmente sfortunate, ma sono stagioni della vita. E in quella stagione tutti vorremmo avere qualcuno che si occupasse di noi. Amorevolmente.
Peso, onere, impegno di spesa sono parole che devo avere recentemente ascoltato in qualche trasmissione televisiva sulla disabilità. Forse il magnifico monologo di Marco Paolini del 26 gennaio scorso su La7, quando parlava dell'eugenetica e delle nazioni occidentali agli inizi del secolo scorso?
Come genitore di una persona con disabilità mi sento gravemente offeso. Non mi considero affatto un peso per la società. Né considero tale mia figlia. Anzi ritengo, con un po' di presunzione, che noi familiari e i nostri figli con disabilità costituiamo una risorsa per la collettività.
Trovo vergognoso, scandaloso che la Pubblica Amministrazione costringa a firmare un documento come questo. Come dice il filosofo Pessina, la disabilità e le politiche socioeconomiche rappresentano una cartina di tornasole per verificare il grado di giustizia della nostra società perché l'ingiustizia non è un destino.
Dimenticavo, il 9 febbraio è stata la Prima Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi, recentemente decretata dal Governo. Quando si dice la coerenza...Ricordiamo ancora che il modulo destinato ai dipendenti della Pubblica Amministrazione che usufruiscano dei permessi derivanti dalla Legge 104/92 è disponibile cliccando qui.

(Fonte dell'articolo la rivista on-line di Superando)

ASSUNZIONI OBBLIGATORIE DISABILI

Comunicato Stampa

Legge 68 e quote di riserva: approvazione definitiva

 Anche il Senato ha approvato definitivamente la Proposta di Legge (giungeva dalla Camera, proposta dall’Onorevole Schirru e altri) che fornisce un’interpretazione autentica alla Legge n. 407 del 1998 e alle modifiche intervenute soprattutto nel 2010 (Legge 126): vi si ribadisce che le assunzioni obbligatorie per chiamata diretta dei familiari di vittime di atti di terrorismo non possono superare e occupare la quota di riserva spettante ai lavoratori disoccupati invalidi, prevista dall’articolo 3 della Legge n. 68 del 1999.

La Legge 126/2010 aveva infatti disposto che le aziende con più di 50 dipendenti fossero prioritariamente obbligate all’assunzione di orfani e di superstiti delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata. Tale priorità, colmando gli obblighi di assunzione, sarebbe andata a scapito della riserva prevista dalla Legge 68/1999 a favore delle persone con disabilità.

Opportunamente la norma, approvata e in attesa di pubblicazione, riconferma la garanzia del 7% di aliquota di riserva ai disabili.

Si tratta di un risultato importante poiché erano a rischio migliaia di assunzioni di persone disabili sia nel privato che nella Pubblica amministrazione.

Un risultato importante ottenuto grazie all’ampia mobilitazione delle Associazioni e all’iniziativa di alcuni parlamentari (in particolare Amalia Schirru e Augusto Battaglia), incontrando comunque ampio consenso sia alla Camera che al Senato

(Fonte Fish)

 

TURISMO ACCESSIBILE DI PALERMO

Una guida al turismo accessibile di Palermo

Verrà presentata il 7 febbraio questa realizzazione curata dall'Associazione Culturale Palermo aperta a tutti, prima del genere per il capoluogo siciliano. Infatti, oltre a contenere varie informazioni storico-artistiche, la guida riporta anche le indicazioni sul grado di accessibilità dei luoghi di interesse culturale, oltre all'elenco delle strutture ricettive presenti nel territorio comunale, anch'esse accessibili alle persone con disabilità
Verrà presentata lunedì 7 febbraio a Palermo (Sala Magna del Rettorato dell'Università, ore 16), la Guida al turismo accessibile della città di Palermo, curata da Igor Gelarda e Claudia Bardi, su un'idea dell'Associazione Culturale Palermo aperta a tutti, in collaborazione con l’Associazione Apriti cuore e il Comune del capoluogo siciliano.
Si tratta della prima realizzazione del genere, per la città di Palermo, nata - come detto - da un progetto realizzato da Palermo aperta a tutti, coordinato da Igor Gelarda.
Oltre ad essere una guida completa della città, con varie informazioni storico-artistiche, il volumetto contiene anche le indicazioni sul grado di accessibilità dei luoghi di interesse storico artistico, oltre all'elenco delle strutture ricettive presenti nel territorio comunale, anch'esse accessibili alle persone con disabilità.
Alla presentazione parteciperanno anche Roberto Lagalla, rettore dell'Università di Palermo, il questore della città Nicola Zito e l'assessore comunale alle Attività Sociali Raoul Russo. (S.B.)

(Fonte dell'articolo la rivista on-line di Superando)

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