Accesso in Piazza del Papa
Accesso veicolare Piazza del Papa (P.zza del Plebiscito) ai veicoli muniti di Contrassegno Disabili.
Come è noto, dal mese di febbraio 2016 è stato regolamentato l’accesso a P.zza del Papa di Ancona, che è diventata una ZTL.
il DISCIPLINARE per il transito e la sosta dei veicoli nella piazza è stato approvato con delibera comunale nr. 394 del 16/07/2015. Agli ingressi della piazza di via Gramsci-via Pizzecolli e via Matteotti sono stati installati dei varchi elettronici di entrata e uscita.
Tra le disposizioni del DISCIPLINARE all’art. 7 viene indicata la MODALITA’ DI ACCESSO DEI VEICOLI MUNITI DI CONTRASSEGNO DISABILI.
Punto focale di tale articolo è la possibilità di accedere e sostare nella piazza suddetta, senza incorrere in eventuali infrazioni, iscrivendosi alla White List (lista bianca) della centrale Operativa della Polizia Municipale.
Per essere iscritti alla White List occorre una comunicazione al Comando della Polizia Municipale che riporti oltre ai dati personali la targa del veicolo con allegata copia del contrassegno europeo di invalidità.
Per ulteriori informazioni rivolgersi al numero 071.2222200 del Comando di Polizia Municipale.
L'Aniep è attiva
L’Aniep è attiva.
Collabora, suggerisce, sorveglia.
Nel proseguire ad operare in difesa dei diritti delle persone in fragilità la nostra associazione continua ad essere impegnata nel seguire i lavori di restyling di Piazza Cavour ed attualmente si sta interessando per l’applicazione della normativa che regolamenta l’accesso delle auto munite di permesso disabili nella ZTL di Piazza del Plebiscito. Per la stessa piazza ha proposto la realizzazione di uno stallo per auto in prossimità dell’ingresso secondario della Biblioteca Benincasa, l’unico accessibile alle persone con ridotta mobilità.
Con lo stesso obiettivo ha suggerito alla Direzione dell’INRCA la predisposizione di indicazioni sul percorso accessibile all’interno della struttura ospedaliera.
6 febbraio 2016
La Redazione
Tesseramento 2016
AI SOCI e BENEFATTORI dell’ANIEP di Ancona
Come ogni anno, anche nel 2015 l’Associazione ANIEP Sezione Provinciale di Ancona ha continuato a promuovere il suo impegno per la massima diffusione della cultura della disabilità e delle pari opportunità.
Chi di voi ci segue da tempo conosce la nostra storia, un percorso iniziato nel 1957. L’ANIEP si rivolge alle persone disabili, agli anziani e a tutti i soggetti in fragilità permanente o temporanea.
A tal fine l’associazione collabora con le risorse del territorio per facilitare l'inserimento lavorativo, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la mobilità.
Servizi dell’Associazione:
- Informazioni in ambito sociale, culturale e del tempo libero che vengono costantemente aggiornate con contatti diretti con le fonti a livello cittadino, provinciale e regionale e trasmesse attraverso un sito opportunamente dedicato ( www.aniepancona.it) e una pagina FB ( Aniep Sezione Ancona);
- Consulenza aggiornata sui vari tipi di ausili in commercio sulla base di una ampia esperienza.
-Informazioni legislative sulla base di un aggiornamento costante delle informazioni relative alla legislazione in materia di handicap;
- Attività socio culturale, coordinata e programmata a supporto e sostegno di persone svantaggiate che vengono messe in condizione di partecipare in modo attivo alla vita della città (eventi, fiere, convegni, ecc.).
La programmazione ed il coordinamento di questa attività, riferita comunque ad interventi resi come servizio alla collettività e come bisogno di crescita culturale, tiene anche conto del fatto che questa Associazione dispone di un pulmino e di personale formato per trasporto disabili, di due scooter elettrici presenti presso la nostra sede e di due scooter elettrici a disposizione della cittadinanza presso il Parcheggio “Best in Parking” di Piazza Pertini.
I principali progetti messi ultimamente in campo sono stati:
-” UNA CITTA' PER TUTTI” : "Progettare senza barriere", in collaborazione con altre associazioni e realizzato dalla Scuola per Geometri ISTVAS di Ancona che ha come obiettivo la formazione di tecnici in grado di realizzare una città senza barriere, dove l’accessibilità e la fruibilità dei luoghi sia garantita a tutte le persone.
- "Mare - Mare" : il progetto, ideato dall’Aniep per rendere fruibile la città ai turisti con difficoltà motorie che fanno scalo al porto dorico, è stato presentato agli uffici competenti del Comune di Ancona che ha dato avvio allo studio per la sua realizzazione, anche grazie alla preziosa collaborazione del Lions Ancona Host.
- “UNA GIORNATA DIVERSA”. La disabilità non è un mondo a parte, ma una parte del mondo. Abituarsi alla diversità dei normali è più difficile che abituarsi alla diversità dei diversi. (Giuseppe Pontiggia). Questo progetto prevede la realizzazione di un video che, all’interno di una mini storia, vede interagire diversi protagonisti. Il video, destinato alle scuole medie, vuole mettere in evidenza più che il tema della disabilità, quello della diversità. In tale contesto assume un ruolo fondamentale il concetto di conoscenza e di solidarietà reciproca per trasmettere il messaggio che in realtà siamo tutti diversi, quindi “tutti uguali” e facciamo parte della stessa società. Alla realizzazione di questo progetto partecipa l’AMISB, Associazione Marchigiana Idrocefalo e Spina Bifida, nata nel 1994 e da sempre attiva nella battaglia contro tutte le forme di barriera (architettonica, culturale, sociale).
- Progetto “PEBA”. I Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche e sensoriali (PEBA), previsti dalla legge n.41/1986, sono specifici strumenti di gestione e pianificazione urbanistica delle Istituzioni atti a dare certezza prospettica al diritto alla mobilità delle persone con disabilità, in quanto da detti Piani deve risultare anche la tempistica degli interventi per eliminazione delle barriere. L’Associazione ANIEP, quale referente per le disabilità motorie, parteciperà al tavolo di lavoro già avviato dal Comune di Ancona per la redazione del Piano (PEBA).
Nell’ordinaria attività l’Associazione Aniep ha continuato a curare i rapporti con le amministrazioni locali, partecipando a convegni a tema e alle riunioni della Consulta Regionale dell’Handicap. Partecipa in modo attivo alla realizzazione del Progetto di “Restyling di Piazza Cavour”. Continua la collaborazione con le associazioni del Coordinamento Area, di cui fa parte, per studi sull’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali del territorio e sul diritto al lavoro dei disabili; quest’ultimo progetto è stato presentato agli uffici competenti della Regione, con l’obiettivo e la finalità di riformare i processi di inclusione nel mercato del lavoro delle persone con disabilità. Si cerca di realizzare con fondi europei o regionali un progetto per l’accesso alle ZTL delle auto dei disabili mediante un contrassegno con chip elettronico. Ha continuato il trasporto dei disabili motori, mediante il pulmino attrezzato, al Centro Diurno di Villa Gusso dell’INRCA Ancona per le necessarie terapie sia degli anziani che di pazienti con patologia Alzheimer.
Confidiamo nella collaborazione dei Soci e dei Sostenitori che possono esprimere fattivamente con un contributo all’associazione per l’anno 2016.
Ancona, 26/01/2016
Firmato
IL PRESIDENTE
(Maria Pia Paolinelli)
Pensioni e Accompagno Inps
Pensione invalidità e accompagnamento 2016 Inps: novità importo, come fare domanda e requisiti
28 GENNAIO 2016
Di Blasting News
L’INPS ha annunciato le novità circa l’importo della pensione di invalidità civile per il 2016, mentre si attendono buone nuove per quanto concerne la flessibilità in uscita dal lavoro. La prestazione economica erogata dall’ente viene destinata a quei contribuenti che sono affetti da patologie congenite o acquisite, che non permettono il regolare svolgimento di un impiego di lavoro, per cui non possono sostentarsi. La pensione d’invalidità, che spesso viene affiancata anche da un accompagnamento, può essere richiesta online sul portale dell’istituto di previdenza sociale, allegando alla domanda telematica un certificato medico che attesti l’invalidità, a patto che ci siano tutti i requisiti. In alternativa ci si può affidare a Caf o Patronati. Ovviamente, la commissione medica ASL sarà chiamata in seguito a confermarla, convocando il cittadino per una visita. In merito ai requisiti, oltre a quello sanitario previsto dalla legge, si deve avere una percentuale riconosciuta che sia tra il 74% ed il 100%; inoltre si deve avere un’età compresa tra 18 e 65 anni e 7 mesi, mentre per altre fasce sono presenti altre prestazioni. Da non dimenticare poi il requisito reddituale, perché l’assegno spetta in relazione al reddito del beneficiario. Vediamo ora le novità relative agli importi per quest’anno, comunicate dall’INPS con la circolare n° 210 lo scorso mese di dicembre.
Pensione per invalidi civili:
L’ente previdenziale prevede un assegno mensile di 279,47 € per chi è invalido civile al 100% con sola pensione o altri redditi fino a 16.532,10 €. Se in aggiunta si ha diritto all’accompagnamento, viene aggiunta un’ulteriore somma di 512,34 €. La medesima somma viene erogata dall’Inps anche agli invalidi totali con sola indennità di accompagnamento ed a quelli parziali per effetto della cecità in parte. Riguardo a chi è invalido parziale, minorenni, con sola indennità di frequenza, viene corrisposto un assegno di 279,47 €, purché il reddito annuale non sia oltre i 4.800,38 €. Stesso importo e stesse modalità anche per gli invalidi parziali con solo assegno di assistenza. L’ente prevede la pensione d’invalidità anche ai ciechi civili e agli ipovedenti gravi, Nel primo caso spettano 279,75 € se si è ciechi assoluti ricoverati o parziali (anche non ricoverati), oppure 302,53 € se si è in una situazione totale di cecità non presso un ricovero. Il limite reddituale è lo stesso previsto per l’invalidità civile al 100%. Nel secondo caso viene assegnato un contributo mensile di 207,41 €, con limite reddituale annuo fissato a 7.948,19 €. Prima di lasciarvi, ricordiamo che l’Inps corrisponde anche ai lavoratori affetti da morbo di Cooley e anemia falciforme un assegno di 501,89 € al mese purché si abbia un’anzianità contributiva uguale o maggiore di 520 settimane e 35 anni d’età. Gli invalidi civili che si trovano in gravi condizioni di salute hanno diritto all’indennità di accompagnamento. Nonostante il credo popolare, non si tratta di una pensione vera e propria, ma è solo una indennità legata alla menomazione fisica del beneficiario. Anche se non ha stretti collegamenti con l’età e con il reddito personale del soggetto a cui viene assegnata, l'importo dell’indennità di accompagnamento si adegua ogni anno, ed il 2016 non è da meno. Vediamo quindi le novità per questo istituto nel 2016, tra importi, requisiti ed iter.
Soggetti beneficiari, requisiti ed importo:
Come dicevamo, questa è una misura che è collegata alle condizioni di salute del beneficiario che, ripetiamo, devono essere piuttosto gravi. Infatti il requisito fondamentale è un grado di invalidità pari al 100%, ma non solo. Necessario anche l’impossibilità di compiere i normali atti della vita quotidiana, o l’impossibilità a deambulare senza la presenza di soggetti terzi. L’accompagnamento non ha vincoli legati all’età del soggetto invalido e non è legata alle condizioni economiche del beneficiario o del suo nucleo familiare. Per soggetti minorenni o over 65, le difficoltà a svolgere le classiche azioni quotidiane risulta essere fattore molto importante per l’erogazione dell’assegno. Infatti, l’invalidità civile viene assegnata in primo luogo, in base alla riduzione della capacità lavorativa dell’invalido. Trovandosi in una età tale da non rientrare tra la forza lavoro, cioè troppo giovani o troppo in avanti con gli anni, l’unico modo per valutarne l’invalidità è collegarla alle normali azioni quotidiane. Per il 2016, l’imposto mensile erogato è aumentato, passando da € 507,46 ad € 512,34 al mese per tredici mensilità. L’indennità non è tassata e non è tassabile, quindi non va dichiarata redditualmente e non partecipa all’ammontare del reddito del nucleo familiare.
Iter e adempimenti. L’assegno di accompagnamento è perfettamente cumulabile con altre tipologie di indennità, pensioni e così via. Gli unici vincoli che ne cancellano l’assegnazione sono quelli dei soggetti che percepiscono assegni di invalidità derivanti da cause di servizio, lavoro o guerra. In questi casi le normative concedono al soggetto richiedente di optare per l’indennità più favorevole. La procedura per ottenere l’accompagnamento è sempre la stessa. Prima il medico di famiglia redige il certificato con la patologia per cui si richiede l’indennità. Successivamente si parte con l’operazione vera e propria, cioè la trasmissione on line del certificato e della relativa istanza all’INPS, generalmente tramite Patronato. Dopo la domanda, il soggetto viene convocato alle ASL e sottoposto a visita da una Commissione ad hoc che poi redigerà il verbale ed eventualmente concederà l’accompagnamento. L’INPS, anche se raramente, può sottoporre ad una successiva visita il soggetto per confermare quanto stabilito dalla Commissione ASL. Nel 2014, il decreto “semplificazioni” ha ridotto sensibilmente l’iter necessario, soprattutto per la conferma dell’assegno che di norma viene revisionato ogni tre anni. Per evitare periodi di buco nell’erogazione, l’assegno non viene più sospeso in attesa di revisione, ma resta valido fino al giorno in cui la revisione, non ne sospende, eventualmente l’erogazione. Altra importante riduzione di adempimenti è quella che porta il soggetto beneficiario, ad ottenere anche la pensione di invalidità al compimento della maggiore età, senza ulteriori visite ed accertamenti.
Gli invalidi civili che si trovano in gravi condizioni di salute hanno diritto all’indennità di accompagnamento. Nonostante il credo popolare, non si tratta di una pensione vera e propria, ma è solo una indennità legata alla menomazione fisica del beneficiario. Anche se non ha stretti collegamenti con l’età e con il reddito personale del soggetto a cui viene assegnata, l'importo dell’indennità di accompagnamento si adegua ogni anno, ed il 2016 non è da meno.
Contrastare uso improprio contrassegno
UNA INTERESSANTE PROPOSTA DI MODIFICA DELL’ART. 188 DEL CODICE DELLA STRADA PER CONTRASTARE L’USO IMPROPRIO DEL CONTRASSEGNO PER DISABILI
Il comandante della Polizia Municipale di Serravalle Scrivia Ezio Giuliano Bassani scrive al Ministero dell’Interno e al Ministero Infrastrutture e Trasporti
Premesso che chi scrive è Comandante di Corpo di Polizia Municipale e docente presso diverse scuole di formazione della categoria, con la presente mi permetto rispettosamente di segnalare una triste fenomenologia che è in preoccupante crescita e che, a mio sommesso parere ed anzi, a parere di moltissimi operatori che hanno rappresentato il fatto nel corso di incontri e convegni, dovrebbe essere contrastato in maniera certamente più efficace.
Mi riferisco all'uso improprio del contrassegno per disabili, documento introdotto per tentare di aiutare chi ha impossibilità o limitata capacità deambulatoria e che invece, sempre più spesso, viene accertato dagli operatori della polizia locale essere utilizzato, talvolta in modo totalmente spregiudicato, da chi non ne ha titolo, per lo più prossimi congiunti o talvolta addirittura eredi del titolare deceduto anche da anni.
Ciò non consente il raggiungimento degli obiettivi voluti ( e peraltro condivisi dagli italiani ) dal Legislatore nell'intervento a favore di persone con disabilità e soprattutto legittima l'italica furbizia di coloro che, per non pagare il parcheggio od accedere abusivamente nelle Zone a Traffico Limitato, ne fanno un uso improprio.
L'opera di contrasto a tale fenomenologia posta in essere quotidianamente dagli Organi di Polizia fa emergere una discrasia nel trattamento sanzionatorio tra chi il contrassegno non lo espone proprio e chi invece lo espone pur non avendone titolo: nel primo caso, se trattasi di violazione di natura statica - oltre alla sanzione amministrativa pecuniaria - la legge prevede l'applicazione di sanzione accessoria ( la rimozione forzata del veicolo in sosta ), nel secondo, non essendo accertabile immediatamente la violazione ma solo a posteriori, solo l'irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria, fermo restando la decurtazione di due punti dal bonus assegnato ad ogni titolare di patente di guida ex art. 126 bis del codice della strada.
Analogamente vengono messi sullo stesso piano sanzionatorio coloro che illegittimamente circolano in aree interdette alla circolazione ordinaria tanto che non abbiano il contrassegno per disabili ovvero che lo utilizzino impropriamente.
L'art. 188 comma 4 del codice della strada attualmente prevede che " . Chiunque usufruisce delle strutture di cui al comma 1, senza avere l'autorizzazione prescritta dal comma 2 o ne faccia uso improprio, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 84 a euro 335."
Alla luce di quanto sopra rappresentato sono a proporre alla SS. LL. in indirizzo una valutazione sulla opportunità di introdurre una modica all'art. 188 del codice della strada con l'applicazione di una sanzione accessoria più efficace nei confronti di coloro che utilizzano impropriamente un contrassegno per disabili ( sospensione della patente di guida per un mese ? ), autorizzando nel contempo il ritiro dello stesso da parte degli Organi di Polizia che accertino tale fatto, certamente non degno di uno Stato civile.
Con tutta osservanza.
Firmato Il comandante della Polizia Municipale di Serravalle Scrivia