Viaggiare in treno - Istanze Fish
Viaggiare in treno: le istanze FISH
L’occasione è quella dell’inaugurazione (oggi) della Sala Blu presso la Stazione di Milano Centrale, a cui è stata formalmente invitata anche la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, il che lascia presumere una rinnovata attenzione verso gli utenti con disabilità.
La presenza dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane SpA, Mauro Moretti, ha offerto l’opportunità alla FISH di ribadire la necessità di un più stretto confronto tecnico ed organizzativo, ma soprattutto di presentare un articolato documento sul trasporto ferroviario.
Il documento presenta motivate raccomandazioni sull’accessibilità e la fruibilità delle stazioni e delle carrozze, ma coglie anche l’importanza di alcuni fattori di sistema come l’adeguata formazione del personale e la centralità dell’informazione (raggiungibile, comprensibile, accessibile, tempestiva) agli utenti a cui dovrebbero essere garantite da un lato un’assistenza adeguata, dall’altro il massimo dell’autonomia possibile.
“L’accessibilità e la fruibilità globale del sistema di trasporto ferroviario – suggerisce Pietro Barbieri, presidente FISH – sono aspetti trasversali nell’organizzazione dei servizi e nella gestione degli impianti. Abbiamo suggerito l’adozione di un disability manager che possa svolgere dall’interno dell’azienda una riconosciuta e qualificata regia su questi aspetti, per superare le frammentazioni e per garantire una attuazione coerente alle scelte di inclusione e di pari opportunità”.
Dieci comandamenti per i non disabili
Essere in carrozzina non vuol dire essere invisibile, non poter parlare o non riuscire a capire. Avere una disabilità fisica o mentale non vuol dire che non si possa comprendere ciò che ci circonda, essere incapaci di comunicare.
Ecco un elenco di dieci regole, semplici, rubate al gruppo di Facebook Disabilità e dignità. Leggendole mi hanno strappato un sorriso amaro: purtroppo è ancora necessario educare al rispetto della dignità umana!
1° Guarda ME e non la mia disabilità
2° Accettami
3° Chiedi a me non ad altri cose di me
4° La disabilità non è infettiva
5° Ragiona seriamente con me
6° Rispetta i miei tempi
7° Gioisci quando riesco senza aiuto
8° Non escludermi
9° Trattami come vorresti essere trattato
10° La disabilità è una condizione di vita non cercata…
Simone Fanti
Costituito il comitato marchigiano per la Vita Indipendente
Ancona - Disabilità e tagli: i componenti del neonato organismo chiedono un incontro con l'assessore regionale ai servizi sociali Luca Marconi. Il progetto "Vita Indipendente" consiste nell'erogazione da parte della Regione Marche e dei Comuni di un contributo alla persona con grave disabilità motoria e con capacità di autodeterminazione, la quale assume direttamente uno o più assistenti personali per aiutarla a svolgere gli atti quotidiani della vita. |
Il Manifesto del progetto recita: "Vita Indipendente è poter vivere come chiunque altro: avere la possibilità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e la capacità di svolgere attività di propria scelta, con le sole limitazioni che hanno le persone non disabili. Questo principio si può concretizzare tramite l'Assistenza Personale Autogestita." Esistono esperienze consolidate di "Vita Indipendente" in altre regioni italiane e in altre nazioni, che nonostante la crisi, hanno continuato ad investire in questo ambito dimostrandone le positività: la trasparenza dell'effettivo utilizzo delle risorse, il miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, il minor costo rispetto alle altre soluzioni residenziali per la disabilità grave, il mantenimento dell'occupazione per le persone disabili e la creazione di nuovi posti di lavoro regolari per gli assistenti. Nelle Marche la sperimentazione è stata avviata nel 2008, ha coinvolto 40 persone con disabilità e terminerà ad aprile 2012. Proprio per dare continuità a questo intervento, consolidarlo ed estenderlo a altre persone, si è costituito il "Comitato Marchigiano per la Vita Indipendente delle persone con disabilità". Sembra che la Regione voglia diminuire gli attuali livelli di assistenza, già minimi e non sufficienti per una completa vita indipendente, per i soggetti che hanno partecipato alla sperimentazione. Il primo obiettivo del Comitato è incontrare l'Assessorato Regionale alle Politiche Sociali per aprire un tavolo di confronto al fine di costruire un percorso condiviso di strutturazione definitiva dell'intervento, mediante atti legislativi e amministrativi adeguati (legge regionale per la Vita Indipendente, costituzione di un fondo regionale ad hoc, definizione dei criteri di accesso). Fonte Comitato. Per info: 3389760326
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Progetto per malati Alzheimer
ANZIANI
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19/10/2011
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Marche, al via il progetto “Up-tech” per servizi innovativi ai malati di alzheimer
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ANCONA - Più attenzione ai malati di Alzheimer e ai loro familiari con un’adeguata continuità assistenziale dopo la dimissione dalle strutture ospedaliere grazie all’avvio del progetto Up-Tech, elaborato dalla Regione Marche con il supporto tecnico dell’Inrca. L’obiettivo del progetto è stato spiegato dall’assessore regionale ai Servizi sociali, Luca Marconi: “E’ quello di creare un sistema integrato di servizi, che si avvalgono del supporto delle nuove tecnologie, per la gestione, il monitoraggio e la misurazione di efficacia ed efficienza dei processi assistenziali per l’anziano affetto da demenze di tipo Alzheimer”.
Proprio nella fase delle dimissioni ospedaliere il bisogno assistenziale di questi pazienti si acuisce. “Nonostante ciò – continua Marconi - attualmente l’offerta dei servizi territoriali di sostegno agli anziani affetti da Alzheimer nella fase di dimissione è altamente frammentata, e ancora minore risulta il livello di integrazione tra i servizi territoriali e quelli di tipo ospedaliero”. Up-Tech, che prevede un budget di spesa di 1.335.771,44 euro, durerà 18 mesi e si focalizzerà soprattutto sul momento della presa in carico del paziente da parte di un assistente sociale, nel caso di assistenza a domicilio, o di un infermiere professionale nel caso di paziente istituzionalizzato, che provvederà alla formazione dei familiari sulla gestione della patologia, al monitoraggio telefonico programmato, alle funzioni di consulenza (anche legale) e all’orientamento ai servizi socio-sanitari. Attraverso questo progetto verranno anche sperimentate nuove tecnologie per il supporto del malato e del suo assistente familiare (ausili informatici, telematici ed elettronici e azioni di adattamento dell’ambiente di vita, in grado di migliorare l’ergonomia) con la consulenza da parte di consulenti e specialisti della domotica. Fonte Svegliaconsumatori
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A Strasburgo la
Le richieste delle persone con disabilità a Strasburgo
(di Silvia Cutrera*)
Almeno duecento persone con disabilità hanno partecipato nei giorni scorsi a Strasburgo alla quinta "Freedom Drive", la "marcia per la libertà" organizzata ogni due anni da ENIL Europa (European Network on Independent Living), con l'obiettivo di vedere riconosciuto il diritto a vivere in modo indipendente, adottando politiche basate sul rispetto dei diritti umani. Una proposta di risoluzione è stata poi presentata da ENIL Europa al Parlamento Europeo, perché si fronteggino i tagli alle spese e le gravi conseguenze per le politiche sociali sulla disabilità che si temono in tutto il continente. Dal canto suo, la delegazione italiana ha incontrato un gruppo di europarlamentari del nostro Paese, per spiegare la difficile situazione attuale, successiva alle recenti Manovre Finanziarie.
...omissis...
Obiettivo della manifestazione era la richiesta di vedere riconosciuto il diritto per le persone con disabilità a vivere in modo indipendente, adottando politiche basate sul rispetto dei diritti umani: è infatti possibile - attraverso ambienti accessibili, trasporti accessibili, ausili tecnologici e l'assistenza personale autogestita, come previsto dall'articolo 19 (Vita indipendente ed inclusione nella società) della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità - poter scegliere come organizzare la propria vita al pari di tutti gli altri.
In tal senso, il ruolo dell'assistente personale è fondamentale. La sua funzione, infatti, è quella di prendersi cura dei bisogni individuali della persona con disabilità, concordati con un regolare contratto di lavoro. La persona con disabilità deve quindi avere il diritto di scegliere da chi farsi aiutare e anche disporre di un budget personale, conforme alle sue necessità, con cui pagare direttamente il lavoratore.
Questa forma di assistenza si pone come alternativa a soluzioni istituzionalizzanti, che spesso diventano situazioni segreganti non rispettose della libertà della persona. Ma per una reale inclusione e indipendenza, tutta la società deve avviare politiche inclusive che rendano accessibili i servizi pubblici, le case, le scuole, le università, i trasporti e i luoghi di cura, evitando "soluzioni speciali".
Le persone con disabilità in marcia a Strasburgo hanno portato al Parlamento Europeo una serie di precise richieste:
1. la vita indipendente delle persone con disabilità dev'essere rilevante in tutte le politiche europee;
2. i princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità devono essere applicati nelle leggi e nelle iniziative politiche;
3. includere le persone con disabilità nella società abbandonando soluzioni speciali segreganti;
4. deistituzionalizzazione e chiusura entro il 2020 di tutti gli istituti. Utilizzo dei fondi strutturali per altre forme di assistenza con divieto di utilizzo per sostenere gli istituti;
5. l'assistenza personale è un diritto umano;
6. libertà di movimento e mantenimento del diritto all'assistenza personale anche in altri luoghi, al di fuori della propria residenza;
7. destinare il 5% dei fondi europei alla realizzazione di programmi per la vita indipendente nei Paesi in via di sviluppo;
8. piena ratificazione e implementazione della Convenzione ONU e del Protocollo Opzionale di essa;
9. coinvolgimento delle organizzazioni delle persone con disabilità in tutti gli ambiti decisionali delle politiche sulla disabilità: Nulla su di Noi Senza di Noi.
.*Presidente dell'AVI di Roma (Agenzia per la Vita Indipendente).
Fonte Superando